L'intelligenza artificiale generativa, il Rinascimento ed i demoni del fantastico.


A partire dal profondo Rinascimento, quello simbolico, disconosciuto e abortito dalla Chiesa cattolica e protestante, si sviluppa un filo che conduce ad interrogativi oggi potenziati dalla ia generativa di immagini in grado di scatenare nuovi demoni.

1 - Immagini nel Rinascimento


 

Immagine da Flickr

Prendiamo le mosse dalla filosofia rinascimentale e dalla apoteosi del fantastico espressa, tra l'altro, dalle grottesche e dall'arte della memoria, potenziate dalla scoperta dell'infinito attraverso Cusano, Ficino e Bruno.

Quindi potenziamo questa base con l'immaginario magico che trovava espressione nei simboli astrologici, negli amuleti, nelle cosmogonie fantastiche e sottolineamone la potenza attraverso il 'vincolo' espresso da Giordano Bruno.

Vincolo in grado di 'legare' una o più persone e che rende possibile, grazie all'allegoria tra micro e macrocosmo ed il pneuma universale che tutto permea. E' un vincolo di tipo erotico, nel senso primo del termine, cioè un vincolo di desiderio attraverso il quale è possibile l'ato magico.

Tale vincolo trova espressione in una immagine, l'atto magico passa attraverso la vista, senso primo del desiderio.

Riforma e controriforma in questo senso si risolveranno entrambe iconoclaste e alleate nella rimozione del fantastico, rimozione che coniugata al rigorismo 'calvinista' si risolverà nella produzione della cultura scientifica e, in fondo, della cultura occidentale in toto.

Il concilio di Trento e la bolla coeli et terrae di Sisto V provvederanno alla definitiva abolizione di ogni riferimento magico-astrologico all'interno del pensiero cattolico, pur fortemente presente precedentemente.

Ci troviamo quindi, a partire dalla fine del secolo XVI, in quel bivio che porterà alla corrente cultura scientifica abolendo come primitivo e arcaico l'immaginario fantastico costruito nei millenni a partire dalle civiltà precristiane e dal bagaglio di immagini fantastiche che il romanico ci ha tramandato.

2 - Il recupero del simbolico.



Theatrum chemicum, una delle più importanti raccolte di trattati alchemici del Rinascimento

Non pochi studiosi (quali Jung, Eliade, Culianu ad esempio) hanno recuperato l'importanza dell'immaginario fantastico; tra le azioni citabili ricordiamo Jung nel ricondurre il procedimento alchemico ad una psicoterapia tramite simboli e recuperando un 'senso' della dogmatica cattolica e indagando il mistero della celebrazione della messa, Eliade evidenziando il senso primo del luogo, del tempo e dell'immagine separandone le caratteristiche materiali da quelle trascendentali (l'asse del mondo, il tempo sacro ed il tempo profano), Culiano indagado il limite tra il magico ed il fantastico nei comportamenti tradizionali nel Rinascimento.

L'immagine, la rappresentazione più o meno fantastica del reale giocano un ruolo di fondamentale importanza nel guidare l'immaginario, così come Bruno definiva le religioni come attori di un atto magico collettivo, una vera e propria guida delle masse tramite la proposizione di immagini potenti sulla collettività.

3 - Futuribili scenari del fantastico

Scenario ottenuto da IA (stable diffusion) come rielaborazione di un concetto

Lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale è oggi alla ribalta soprattutto per gli utilizzi di ia generativa nei confronti dei testi e delle immagini; mentre della meccanicità dei primi è abbastanza chiara la genesi, probabilmente meno chiara è quella dei generatori di immagini, perchè la nera spiegazione tecnica non svela molto dell'aspetto trascendentale che nasconde.

Mentre nella generazione di testi si parte 'allenando' un modello con una grande quantità di testo e quindi prevedendo a d ogni parola (token) quella successiva, nei sistemi di generazione di immagini si parte da una immagine 'vuota', generando per passi successivi l'aspetto che l'immagine potrebbe avere in base al testo che viene introdotto, interrogando le relazioni immagini/testo presenti nel modello.

Mentre nella generazione del testo il token è qualcosa di intellegibile, ad esempio ai token consa-pevol- con grande probabilità seguirà il token -mente, lo stesso livello di 'disvelamento' dell'immagine per passi successivi non è intellegibile ma è sperimentabile in quanto la vista vede un affinamento nel passare da una immagine meno definita ad una più definita; ed è quasi 'magico' vedere gli stati di affinamento che portano alla produzione di una immagine definita.

Il sistema si comporta come 'traduttore' da un testo ad una immagine; così come traduce una frase descrittiva (un cane su una spiaggia assolata) nella corrispettiva immagine, avendo in 'memoria' i concetti di cane e spiaggia, allo stesso modo può tradurre una frase concettuale in una immagine.

Qui non ci interessa una questione di merito, come la 'esattezza', comunque sempre migliorabile, dell'oggetto o del concetto visualizzato; ci interessa il metodo con cui questi sistemi possono costruire immagini pescando dall'immaginario collettivo.

Per costruire queste immagini i sistemi generativi hanno 'visto' milioni di immagini ed associano il 'ricordo' dell'immagine vista con un testo descrittivo; non sempre questo testo è perfettamente aderente all'immagine, derivando da enormi basi di dati incontrollabili nel dettaglio (es. Common crawl), ma che rappresentano comunque una espressione collettiva dell'umanità. Facciamo in questo momento la tara, stiamo infatti considerando solo quella parte di umanità che ha accesso alla rete e sulla quale può inserire immagini.

Quindi quando ci chiede ad un sistema generativo di visualizzare un concetto avviene prima una ricerca semantica su quali testi possano essere ricondotti a quel concetto, quindi le immagini associate a quei testi vengono utilizzate e variamente mescolate per generare una immagine. Si verificano quindi più salti logici:

vengono cercati i testi che corrispondono al concetto, introducendo un primo livello di incertezza da una parte e di astrazione arbitraria dall'altra

Questi testi vengono collegati con le relative immagini. Ma questo legame non è probante, perché viene spesso preso dalle pagine web in cui l'immagine e la sua descrizione sono presenti. Si introduce anche in questo caso una incertezza del collegamento ed una astrazione dovendo raggruppare i testi scelti in modo arbitrario

dalle immagini associate ne viene costruita una sola, in qualche modo sovrapponendole, mescolandole, secondo un metodo che ha infinite varianti (il 'seed') e che può generare infinite immagini diverse.

Possiamo concludere che l'immagine prodotta passa attraverso processi di astrazione di livelli collettivi con metodi incerti cercando un 'riassunto' sia semantico/testuale che iconografico di quanto ha nella 'memoria'.

4 - Il mago


A questo punto immaginiamo cosa farebbe il 'mago' ipotizzato da Giordano Bruno avendo a disposizione questo tipo di strumenti.

Le immagini 'magiche' utilizzate erano quelle dei segni astrologici, dei simboli dei pianeti e delle stagioni; gli stessi simboli utilizzati dai medici, le cure insegnate nelle università consistevano in gran parte nell'utilizzare le giuste immagini poste nei giusti punti del corpo nell'esatto momento temporale che avrebbe provocato la guarigione.

Questi simboli avevano una valenza di per sè, detta naturale, ed una valenza astrologica, dovuta alla corrispondenza con le stelle e con il particolare momento temporale.

Tanto l'una quanto l'altra derivano a loro volta la loro potenza simbolica dalla forma; gli studi di Kandinsky (linea, punto, superficie) ne sono una dimostrazione; l'espressione massima della simbologia delle forme è ritrovabile nelle forme del romanico, nella loro interpretazione del Tempio (a partire da quello di Salomone) non sono cioè sole credenze, o superstizioni, quanto piuttosto la cristallizzazione di esperimenti condotti dall'alba dei tempi passati attraverso generazioni di sperimentatori che ne hanno validato riproponendoli, o cassata eliminandoli, l'efficacia.

Hanno subito cioè un percorso collettivo e simile alle immagini generate con IA; non ne sono certo equivalenti nel merito, ma simili nel metodo.

5 - Scatenare i demoni.

riebolazione con IA (stable diffusion) di immagini di una modella

A questo punto, visto il valore collettivo che assumono, potrebbe essere ipotizzato un utilizzo delle immagini generate con IA per esercitare 'atti magici', per 'manipolare le menti', così come era stato ipotizzato nel Rinascimento da Bruno.

Questi strumenti generativi potrebbero diventare mezzi per creare immagini potenti sulle persone; una volta rese pubbliche, se unite agli strumenti di analisi delle visualizzazioni combinati con altri metodi di intelligenza artificiale potrebbero venire ulteriormente studiate e potenziate nell'effetto.

Il loro uso a livello pubblicitario, o nel diventare elemento subliminale di convincimento, potrebbe stravolgere le 'normali' meccaniche di comunicazione, potenziandole.

Secondo Giordano Bruno il mago può operare solo Deo concedente e senza cercare il proprio tornaconto; questo perchè lo scatenare i demoni potrebbe avere conseguenze devastanti anche sul mago stesso.

Nella società attuale tali limiti non sono posti e la ricerca del profitto potrebbe avallare qualsiasi utilizzo di queste tecnologie; l'importante è essere all'allerta, per riconoscere il fenomeno quando succede ed essere in grado, in qualche modo, di controbilanciarlo con le proprie conoscenze.


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