28/11/21 - I vaccini, il fantacalcio e la Juve che vince sempre.

 
Santo cielo, quando si parla di calcio mi sento veramente un idiota; tutti sanno di tutti, dibattono delle squadre, dei giocatori e dei gol, e io me ne sto zitto in un angolo perchè non so che dire.
Non mi appassiona il calcio, mi piace molto come gioco da praticare per i suoi elementi di socialità e di popolarità ma detesto il calcio da tv.
In questi 'dibattiti' appassionati sento spesso parlare di squadre 'inventate', nel fantacalcio; da quanto ho capito si mettono insieme giocatori e, a seconda del loro valore definito dal gioco reale, la squadra creata può o meno vincere.
Il dibattito sulla scienza che gira intorno alla pandemia ha anch'esso il suo 'tifo'; c'è chi propende per una fazione o l'altra, tutti dicono di essere scientifici ma i pareri a volte sono opposti. Risulta complicato capire a chi dare il proprio favore.
Si pensa che la verità scientifica sia una, e ad essa ci si deve/vuole riferire, ma quando si va nel dettaglio si vede che non è affatto così.
Soprattutto se una persona non esperta vuole capire che ne dicono gli esperti, quelli veri, rivolgendosi alla televisione, alla rete, ai convegni ha uno spettro quanto mai vario di posizioni.
Per questo ho pensato al fantaVax.
Ho pensato di costruire due squadre con i rappresentanti scientifici delle posizioni più rappresentate nell'informazione, e a farle incontrare perchè si scannino di santa ragione e ne esca un vincitore, in modo da poterci tutti informare tranquillamente.
(Faccio in premessa la debita tara al rispetto per tutti coloro che dal virus/vaccino subiscono sofferenze, di qualsiasi tipo, fisico o psicologico: da subito chiedo perdono se ne urto la sensibilità usando toni ilari.)
Nel fantaVax ci sono due squadre: quelli che propendono per la bontà dei vaccini e della stretegia vaccinale messa in atto e quelli che, al contrario, pensano che il vaccino abbia dei seri problemi e non sono d'accordo con l'iniezione universale.
Dapprima ho provato a chiamare le squadre proVax e noVax; mentre per la prima squadra la definizione è accettabile, perchè riguarda - come vedrete - persone che sono favorevoli 'tout court' ai vaccini, nella seconda inserisco persone che non sono affatto noVax, ma sono noMRNAvax, cioè contro questi specifici vaccini, non contro la vaccinazione in genere.
Anche se la narrazione li classifica ingiustamente come noVax.
In entrambi i casi cerco di elencare gli esperti che conosco e che si evidenziano nel dibattito pubblico; mi perdoneranno i pignoli se ne dimentico qualcuno ed in tal caso chiedo a loro di costruire la propria squadra del fantaVax. Ricordo che ciò che cerco sono persone che influiscano sulla percezione pubblica di chi si vuole informare.
Manca un elemento: per ogni giocatore si deve definire un punteggio.
Visto che la contrapposizione avviene sul campo della scientificità delle affermazioni, propongo di utilizzare l'indice h; tra gli scienziati ne definisce l'autorevolezza o la presenza nelle pubblicazioni; anche in questo caso, chi può mi aiuti a definire meglio il concetto; con qualche difficoltà ho cercato di trovare gli indici per tutti i 'giocatori'.
Per la squadra noMRNAvax arruolo i nomi degli scienziati-ricercatori presenti nei convegni, nelle audizioni del senato, nei giornali scientifici, cioè in tutte quelle manifestazioni che incontra chi si vuole informare.
Ecco la squadra:
Capitano: Luc Montagnier (per la carriera)
Attaccante punta: Mariano Bizzarri (sentite gli interventi e capirete perchè)
Difesa: Paolo Bellavite (basta un'occhiata al curriculum per capire quanto ampia può essere la difesa)
Centrocampo: Loretta Bolgan, Sara Gandini, Marco Cosentino.
Per la squadra proVax arruolo i volti più presenti nella narrazione quotidiana e che si esprimono totalmente a favore della strategia vaccinale:
Capitano: Pierpaolo Sileri (per l'esperienza governativa)
Attaccante punta: Roberto Burioni (devo anche dire perchè?)
Difesa: Andrea Crisanti (per la capacità di accogliere e discutere tesi avverse)
Centrocampo: Matteo Bassetti, Fabrizio Pregliasco, Nino Cartabellotta.
A questo punto possiamo confrontare le risorse in campo; ne risulta l'immagine presentata.
Se questa fosse una partita risulterebbe ovvia la vittoria della squadra noRMNAvax per 393 a 224 sommando gli indici h; appellandoci alla scientificità dovremmo seguire i loro suggerimenti.
In realtà nella partita dell'informazione ha vinto la squadra più scarsa.
La maggior parte delle persone ha fiducia nelle posizione e nelle scelte della squadra blu, non in quelle della squadra verde che ha più valore 'scientifico'.
Inoltre: mentre i volti presenti nella prima squadra sono conosciuti a tutti, quelli della seconda squadra per la maggior parte dei miei gentili lettori sono emeriti sconosciuti.
Forse qualcuno li ha visti passare su qualche tv, ma sono stati meteore: subito circondati e sbeffeggiati non sono più stati invitati. Per chi li ha visti con un certo occhio, sembravano interventi squadristi per andare a 'menare' chi sbaglia.
Emblematico il caso di Paolo Bellavite che esprime dubbi sui vaccini da Floris e viene cacciato dall'Università.
Mai parlare in pubblico delle reazioni avverse; la squadra verde non deve giocare! Sembra un ordine di scuderia.
Cito due esempi, per me emblematici.
Uno è quello di Lilli Gruber, che dice in trasmissione che persone con quelle posizioni non sono gradite e non verranno invitate.
Per una trasmissione che sostiene di fare informazione ignorare le idee del 10% (e forse più) della popolazione è perlomeno una assurdità.
Possono essere idee che non piacciono; ma penso stia proprio qui il senso del fare informazione. Lo stesso vale per tutta l'informazione mainstream: avete mai visto partecipare uno della squadra verde? Eppure sono più titolati degli altri.
L'altro esempio è quello del direttore di un piccolo e bel giornale di libri, l'Indice, che nell'editoriale scrive che posizioni novax non le ospiterà mai. E stiamo parlando di un giornale che fa dei libri e delle idee il proprio asse portante. Non ne so molto di più, ma su questo spero nell'"aiuto da casa" nei commenti.
Al di là delle personali opinioni, come è possibile che sia diventato normale e condiviso, in una democrazia, escludere il 10% della popolazione dal dibattito, PER UNA IDEA?
Dovrebbe essere normale che in tutte le informazioni di informazioni aleno un 10% fosse riservato alle voci dissonanti dal mainstream.
Com'è possibile che tutto ciò che cade sotto l'etichetta noVax (spesso insensatamente) sia vilipeso, screditato, condannato ancor prima di essere ascoltato?
Quando sto a sentire i discorsi dei tifosi, i detrattori della Juve dicono che vince sempre per un favore arbitrale, per una concessione non dovuta, per un intrigo della lobby del pallone.
Che sia vero o meno, lo ignoro; ma oggi, nel vedere sempre vincere la squadra più scarsa, mi sembra di capire meglio cosa intendano.
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