28/12/21 - Dalla parte brutta a cui non c'è rimedio

Del vaccinal dilemma qualcosa mi è più chiaro da stasera.
In una delle solite trasmissioni televisive sul covid, dove tutti sono a favore delle vaccinazioni senza un contradditorio, è ospitato anche un prelato, forse un monsignore o chissachi.
Ci sono una conduttrice (che stimavo) ed un conduttore (che non ho mai stimato).
Già qualche sera or sono la conduttrice di fronte a possibili obblighi per i vaccinati (il tampone) li  paragonava ad un condono, 'come se avessi sempre pagato le tasse e ora chi non le ha pagate mi passa avanti', più o meno così il tono. Dimenticando cioè che non pagare le tasse è un reato, scegliere di non vaccinarsi non lo è (ancora); ma già era chiara la direzione, che mi si è palesata stasera.
Il conduttore (che ha già usato toni come 'parassiti' per definire chi non si vaccina) per fare una domanda al prelato 'in tono' con il  ruolo, chiede se si... insomma, se questi non vaccinati così menefreghisti del bene comune non facciano.. eh come dire...  peccato, sia detto senza esagerare, o qualcosa di simile...

Ecco, ho capito.

Alla fine non ci voleva tanto, sono cocciuto, era tutto così chiaro e io non lo vedevo.
Mi arrovello a cercare numeri, dimostrazioni, realtà documentabile quando in realtà tutto questo non serve a nulla; perchè sono un peccatore.
La nostra storia è lì ad insegnare: caccia alle streghe, crociate, simonia, secoli di soprusi perpetrati in nome della fede e contro i peccatori. Siano essi mori, albigesi, selvaggi senz'anima, o perfidi ebrei, o adoratori del demonio; sono tutti, comunque, peccatori e meritano il giudizio di Dio.
Viene in mente la finzione epica de 'il nome della rosa', l'inquisitore Bernardo Gui contro il quale erano inutili le prove di Guglielmo da Baskerville: perchè la sentenza era già pronunciata, e la soluzione era estirpare il demonio, non stabilire la causa di un omicidio.

Così è oggi, nel quotidiano mantra di giornali e televisioni: la sentenza è già pronunciata, il colpevole individuato: è il non vaccinato.
Ma attenzione, e qui sta la differenza rispetto a casi passati: è moralmente colpevole, chi ha quelle idee è una persona 'sbagliata'.
La sua scelta, per quanto consentita dalle leggi, lo pone comunque nel torto.
Non c'è appello; non  c'è nulla che possa fare, nessun numero da dimostrare, nessun dato da svelare: perchè è corrotto nell'animo, ha il male dentro, è un peccatore; per lui non c'è redenzione, se non farsi battezzare e cresimare (c'è il richiamo)  nel nome del Pfizer, del Figliuolo, e dello Spirito Siero, con l'iniezione e l'unzione del salvifico vaccino.

Me ne dovevo accorgere quando qualche 'amico' di fb, nonostante la reciproca stima, ha ritenuto non degne di rispetto le mie idee.
Dovevamo tutti accorgene quando direttori di telegiornali hanno vietato l'ingresso all'informazione a chi la pensa diversamente; rivendicandone per giunta l'alto valore etico della scelta.
Poco importa che in passato si sia data voce a partitini dello zerovirgola, qui un 'partito' di idee del 10% degli italiani non ha diritto di parola.
Non esiste la possibilità tecnica che una idea non provax sia giusta: è sbagliata a prescindere.

Inutile dimostrare che i vaccini non funzionano, che gli effetti avversi sono spaventosi, che donne gravide possono rovinare sè stesse e i figli, che vaccinare i bambini può pregiudicare la salute di tutta la loro vita, che il vaccino darà sempre più dipendenza: è tutto inutile, perchè lo sostengono i peccatori, che siano dannati nel fuoco eterno.
(E poi, suvvia, un po' di bon ton... parlare di certe cose, insomma, è sgradevole!)

Lo dico ai cari amici che, molto più di me, si stanno battendo come gladiatori per dimostrare l'inefficacia e il danno del vaccino: è tutto inutile, siete condannati prima che apriate bocca.
Lo scientismo come cieca fede nella scienza (ossimoro ripugnante) soprattutto televisiva, il ratiosuprematismo (copyright wu ming 1)  sono i vessilli che sventolano a capo della nuova crociata che sta travolgendo qualsiasi apparenza di barlume contraddittorio, di pensiero non allineato, di scienza fatta di dubbi e di domande.
Miei cari combattenti gladiatori farete, faremo, la fine dei Templari.

Lo scatenarsi di un mostro sputafuoco così grande e così orribile che fagocita qualsiasi pensiero critico dovrebbe essere di per sè fonte di giudizio sulle idee che propone; abbiamo davanti la Bestia, il redivivo Wotan che Jung sentiva nascere nell'inconscio dei tedeschi nella Germania prenazista, e invece di riconoscerlo gli offriamo riconoscenti i sacrifici umani, gli poniamo i bimbi in grembo.

Curiosamente, nel report postmarket di Pfizer a FDA fino al febbraio scorso, dei milleduecento morti segnalati  causati  dal vaccino i due terzi sono donne;  sarà sicuramente un giudizio divino, quando si parla di peccatori storicamente le donne ne hanno spesso fatto parte; così, a prescindere dalla ragione.

Per questo, e come esempio significativo, porto nel cuore le carte di un processo per stregoneria, quello di Nogaredo, del quale ho scritto in passato; anche lì la condanna era 'a priori' contro le peccatrici.

Nei versi, alti, di Anna Lamberti Bocconi magistralmente musicati da Ivano Fossati le parole di una delle streghe, Lucia Caveden, torturata davanti al giudice, sono queste:

"Ma non vale niente che io faccia
che resista o che cada
tu non capisci
è questo il grande lutto
che oscura le mie vesti
ma voglio dirti la verità
dal lato brutto a cui non si rimedia

tu non capisci
è questo il grande male

io non ti amo
è questa la tragedia."

Io peccatore non vaccinato, oggi sono in questa condizione.
Non c'è più nulla che possa dire oltre, nessun numero per quanto vero potrà mai portare la ragione dalla mia; sono condannato.
Ma voglio dirvi una cosa 'dal lato brutto a cui non si rimedia': non capite, e questo è il grande male.

Ci hanno divisi: e questa è la tragedia.

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