22/11/21 - Novembre in Fa diesis minore

Novembre in Fa diesis minore.
Nell'analisi degli effetti della pandemia uno degli elementi più inquinanti è il numero di decessi attribuiti al covid; si discute spesso se siano reali o meno, il meccanismo di definizione e soprattutto il divieto agli esami autoptici rende impossibile stabilire dati certi.
Per questo è interessante cercare di capire l'impatto della pandemia dribblando l'attribuzione e utilizzando numeri indipendenti dal virus; per esempio i numeri dei decessi totali per ogni causa di morte.
Trovate su github (piattaforma di condivisione codici e dati) sotto akarlinsky/world_mortality le tabelle di mortalità per l'intero pianeta, suddivise in continenti e paesi.
Trovate nel sempre aggiornato owid (our word in data) il numero di decessi ufficiali attribuiti al covid.
Per chi è interessato ai dati puri e non predigeriti dagli opinionisti di turno ci sono alcune cifre su cui è interessante riflettere e sulle quali chiedo il vostro contributo.
Lo scopo è quello di verificare l'incidenza della pandemia e la validità della soluzione vaccinale.
Prendiamo per esempio il mese di settembre; negli anni pre-covid. Dal 2015 al 2019, la mortalità media era di 45713 persone (in Italia muoiono ogni anno tra le 600 e le 700mila persone).
Nell'anno del Covid, il 2020, la mortalità è stata di 45889, cioè 176 persone in più degli anni precedenti; contemporaneamente si dichiaravano 411 morti da Covid.
Nel 2021, con i vaccini, il numero di morti è stato di 46709, 996 in più della media degli anni precedenti, e se ne dichiaravano 1700 di morti da Covid
Ci si aspetta che i decessi sian maggiori nel 2020, con il covid e senza i vaccini, rispetto al 2021, con il covid e con i vaccini; invece succede il contrario, con i vaccini ci sono più decessi.
L'attribuzione dei numeri ai morti da covid ufficiali risulta inoltre complicata da accettare.
Probabilmente è il mese di settembre ad essere 'strano', allargo allora la ricerca ad agosto+settembre.
anni precedenti: 98570, 2020: 94089, 2021: 97075.
Qui i numeri sono ancora più strani; nell'anno della pandemia ci sono stati addirittura meno morti che negli anni precedenti, e più o meno così nell'anno con i vaccini.
Come se la pandemia non esistesse, come se in quei mesi 'prendesse ferie'.
Allargo ancora la forbice; questa volta considero la stagione dei vaccini, quella in cui in Italia si è passato il 65% di copertura vaccinale; da maggio a settembre.
Anni precedenti: 247931
Anno pandemico 2020 senza vaccini: 245063 (-2869), e sono stati dichiarati 7927 morti di covid
Anno pandemico 2021 con i vaccini: 254461 (+6592), e sono stati dichiarati 10114 morti di covid
Viene confermata l'assurda tendenza: nell'anno della pandemia abbiamo meno morti del 'solito', nell'anno dei vaccini più morti.
Ora è facile la lettura shokimika/komblottista: non esiste la pandemia ed i vaccini uccidono.
Siccome ritengo qui improponibile una lettura del genere, la relego nell'1% del cervello dedicato alle ipotesi curiose da approfondire; e vorrei insieme a chi mi legge cercare più agevoli letture.
(Ovviamente, fatti salvi i dati che ho riportato, di fonte certa, ed i conti che ho fatto di qualità assai meno certa ma che vi invito a verificare).
Una possibile lettura è quella che la pandemia abbia riempito le terapie intensive a scapito di altre patologie; questo sarebbe però valido solo per l'aumento del 2021, non per la diminuzione del 2020.
Una obiezione è quella che dice 'hei ciccio! non hai considerato i mesi invernali che sono i peggiori!', è vero, ma semplicemente del periodo con i vaccini a disposizione non ho i dati! E' solo da maggio che c'è una buona copertura vaccinale, e i dati che ho a disposizione arrivano a settembre.
Resto senza una spiegazione valida e per questo chiedo lumi: come è possibile che nell'anno della pandemia ci siano stati globalmente meno decessi di quelli dichiarati per covid e che nell'anno dei vaccini ci siano più morti che nell'epoca pre-covid?
[l'iconografia suggerita, la danza macabra, è stata ritenuta un passaggio fondamentale dopo la peste del 1348 per esorcizzare la morte con un senso di pietà e di ironia tragica per superare il difficile periodo]
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