Krueger

i ruggiti dell'anima

di Leo Altoriso

il cuore tranquillo

A volte mi piace sfocare; mettere a fuoco un particolare e lasciare andare fuori fuoco tutto il resto, quando tutto il resto è quello che invece devi guardare.

E la gente ti guarda strano perchè devi stare attento su quelle cose che, invece, tu stai sfocando.

Oh, è un così bel riposo; concentrarsi sulle stelline mentre ti dicono, ti urlano, che sono importanti le case.

E allora io mi avvito in me e mi dimostro che senza le stelline le case non avrebbero senso, e mi son pure d'accordo e condivido; che solo loro costruiscono il tutto: poi cerco anche di dirlo: ed esagero coi duepunti: per quanto sia inutile, il dirlo.

La gente non ci crede e mi guarda strano.

Ma io lo so.

Stelline adorate, io lo so; voi siete importanti, il resto passa.

Le case son lì da decinaia d'anni; voi da milioni.

Perchè dovrei curarmi del deperibile, e non dell'attimo che non finirà?

Così sfoco le case, e perdo lo sguardo tra le stelle.

Risalgo la corrente tra loro, mi bagno di luce, rincorro la notte,

stendo lo sguardo all'orizzonte,

trepidante e felice,

perchè so,

che verrà,

presto,

la stella del mattino.